Giovanni Brino

architetto e professore del Politecnico di Torino

Cari amici, vi comunichiamo che ieri è mancato Giovanni Brino, architetto e professore del Politecnico di Torino.
Allievo di Carlo Mollino, ne aveva curato, fra l’altro, il progetto di recupero della slittovia del Lago Nero a Sauze d’Oulx. Grazie a lui, si è reso possibile il recupero al Politecnico di Torino di tutto l’archivio Mollino.
Figura di rara sensibilità, convinto e consapevole erede della Scuola Antonelliana, del Maestro aveva restaurato alcuni edifici compresi nel suo patrimonio culturale, tra i quali la casa Scaccabarozzi, nota come “la fetta di polenta”.
Con grande intuito, era stato tra i primi ad affrontare e approfondire la cultura del colore, soprattutto nella tradizione Italiana e Piemontese, applicata al costruito storico.
Con rigore scientifico e acuto spirito storico-critico, aveva teorizzato in modo sistematico la possibilità di dar vita (programmaticamente) ai “piani del colore” per le città, da lui progettati – dagli anni Ottanta del secolo scorso – per la realtà di Torino, ma poi anche di Giulianova, Carmagnola e di tante altre.
Si deve a lui l’intelligente intervento di recupero e restauro della Stazione di Porta Nuova: la prima stazione d’Italia nella prima capitale d’Italia.
Altrettanto significativa la sua attività e la sua produzione scientifica nella scena internazionale.

Lo ricordiamo tutti con grande stima e gratitudine, e immenso affetto.

a cura della nostra socia Anna Marotta